Venezia 56 - 1999

In & out
a cura della Redazione


I film cinesi
I film italiani
Cinema del presente
Opere prime
  ^ Essere John Malkovich, di Spike Jonze


In


Samantha Morton
Tossica e torbida in Jesus’ son; affettuosa e remissiva in Sweet and lowdown dove muta e prodiga di smorfie libra leggera ed espressiva come una novella Giulietta Masina. Recitazione densa nel film australiano; misurata e giocata esclusivamente sulla mimica nell’ennesimo gioiello Alleniano.

Essere John Malcovich
La sequenza in cui il magnetico John è risucchiato nel suo subconscio: tra impulsi feticisti, complessi edipici e nevrosi infantili; e dove tutti hanno le sue sembianze: una sola moltitudine.

Cammeo
Quello di Rod Steiger, giudice oltre il codice in Pazzi in Alabama. In quanti riescono ad esprimere stati d’animo solo muovendo una pelata lucida con tanto di occhiali inforcati sul cranio?

Sonni Profondi
La signora che russava profondamente dopo cinque minuti della proiezione di Appassionate: vero esempio di lungimiranza. I cinefili sono anche profeti.

Trovate
Sweet and lowdown: Sean Penn che, pieno di debiti, sprofonda da un tetto mentre fugge dai suoi creditori e atterra su un morbido materasso di migliaia di dollari falsi: Sweet and Sublime!

Bastoni
Sottili, erti, lunghi, corti, flessibili o rigidi sembrano i veri protagonisti del nordcoreano Gojitmal (Lies): due ore di sana perversione sadomasochistica. La didascalia dell’ultima sequenza ci apre nuovi orizzonti: “Il manico della zappa”. La diciottene padrona/schiava è seduta all’aereoporto e brandisce il suo regalo infiocchettato per il compagno con l’eccitazione del primo presente natalizio comprato ai propri genitori.

Off-Screeners
Grande successo in laguna per Off-screen, che piazzato in vari stand va a ruba! Il prossimo anno avremo uno stand tutto nostro? Probabilmente no.

Cinema americano
Tanto di cappello al cinema americano: è vero che le Regole della casa del sidro (diretto tra l’altro dallo svedese Hallstrom) è troppo prevedibile e tradizionale per il concorso, ma per ben due ore e dieci nessuno in platea (caso più unico che raro) sbadiglia o sbircia l’orologio. That’s entertainment!

Nouvelle vague?
Una ragazza che si finge un ragazzo e mette nel sacco un’intera cittadina: una storia vera, dal tragico epilogo, per Boys don’t cry di Kimberly Peirce, film splendidamente ambiguo e lucido al tempo stesso, presentato come cinema del presente. Segnaliamo che la Peirce è amica di Harmony Korine (di cui fa recitare la musa Chloe Sevigny) e di Alison Maclean, in concorso con il grande Jesus’ son: è nata un nouvelle vague americana e nessuno se n’è accorto?

Suicidi
Catherine Deneuve si taglia le vene in Le vent de la nuit: solo un dettaglio improvviso dei polsi, un gemito, e va in frantumi l’ipocrisia del salotto borghese circostante. Grottesco e, se non fosse per il resto del film, quasi bunueliano.


Out


Umiltà
I registini italiani chiamati a parlare di sé si sbrodolano addosso come pochi. Sentite Luca Guadagnino: ”La fortuna più grande toccata a The Protagonists è stata quella di aver realizzato una sintesi provocatoria tra la lama di un coltello e il taglio di montaggio - tra il dolore e il desiderio”. Dopo aver visto il film auspicate una sintesi tra una lama di coltello e Luca Guadagnino

Off-Scream
Wes Craven firma un vero film dell’orrore: nessuno (purtroppo) dei bambini di Music of the heart finisce per sgozzare l’insegnante di violino, ma il risultato è ugualmente terrificante. Meryl Streep dà il meglio/peggio di sé e la musica del cuore è un piagnisteo indigesto che non auguriamo a nessuno. Domanda: perchsé un regista di talento come Craven deve sentire il bisogno di legittimarsi con storie normali? Forse perchsé solo così si riesce ad andare ai festival? Insomma, “aridatece” Scream.

O mio dio...
Secondo Film TV daily, che pubblica i voti dei critici, Roberto Pugliese de “Il Gazzettino” dà 1 (uno) a Eyes wide shut e 7 (sette!) a Appassionate. Urge una cura intensiva di psicofarmaci, altrimenti ci scappa un 10 per Giovannona coscialunga.

Tullio
Il riverito decano della critica Tullio Kezich ogni tanto tradisce uno sbarellamento senile. Dalle colonne del Corriere della Sera mostra di non aver capito di che parla il Vento ci porterà via (“l’autore si tiene in pectore i motivi del viaggio” - !!), paragona il magistrato di Jerzy Stuhr a Di Pietro e sostiene che film come Jesus’ son diffondono l’uso della droga. Abbiamo deciso che non scriverà mai per Off-screen.

Chiesa
Il parroco di Sesto S. Giovanni dice un’omelia anti-Venezia per il troppo sesso. No comment.

Legionari
Bei maschioni costantemente sudati e con muscoli in bella vista, i legionari di Beau Travail sono un monumento estetizzante al peggiore superomismo, eppure trovano non poche estimatrici perfino nella nostra redazione. Quelli con il fisico da cinefilo sono avvertiti.

Citazioni
Troppe ed insincere quelle dell’autunnale Nina di Majo che avrà speso meta budget per noleggiarsi tutta la filmografia Alleniana (e non solo): Manhattan, Hannah e le sue sorelle, Io e Annie, Mariti e mogli (questo lo ha noleggiato quattro volte!) eccetera eccetera. Un po’ di pudore! Un idolo si accarezza, non lo si tasta.

Topsy-Turvy
Melenso, lungo, già visto. Bei costumi, attori di mestiere, il teatro inglese di fine ottocento che fa finta di arricchirsi di quello orientale ( magari!). "Topsy-turvy" vuol dire sottosopra, ed è la posizione che riassumeremmo se fossimo (Dio ce ne scampi) costretti a rivedere questo film per vecchi babbioni.

Allucinazioni
Vedetevi Julien Donkey-boy. Ad un certo punto appare una suora in reggicalze che si masturba. Va bene la fotografia sgranata, il ritmo subliminale del montaggio; ma come diavolo si fa ad attribuire le chiappe di una giovane donna a quelle di Werner Herzog come molti critici hanno fatto?

Miopia
Quella indotta da alcune proiezioni al PalaBNL. Non vi approfittate dei poveri cinefili accreditati che potrebbero scambiare una pellicola usurata o un difetto del proiettore per qualche sperimentazione linguistica: del resto se i registi italiani non ci pensano, forse è giusto che siano i proiezionisti a colmare vistose mancanze di inventiva...


Recensioni


Accordi e disaccordi
Eyes wide shut
Fight club Cult
Guardami
Julien Donkey-boy
Mondo gru
Pazzi in Alabama
il Vento ci porterà via