I protagonisti del cinema demenziale
Psycho funny men
a cura di Carlo Vargas

 
  Dieci personaggi che hanno fatto la storia del cinema demenziale.


John “Bluto” Blutarsky
Animal House
(National Lampoon’s Animal House, Usa 1978) di John Landis
con John Belushi, Tim Matheson, Tom Hulce, Donald Sutherland, Karen Allen
L’inizio di tutto, la sezione aurea, il modello irraggiungibile. Il corpo di Belushi assorbe qualsiasi urto, inghiotte qualsiasi cosa, si schianta e si unge contro ogni superficie, eppure conserva una leggerezza leggendaria.


“Joliet” Jake e Elwood Blues

The Blues Brothers
(id, Usa 1980) di John Landis
con John Belushi, Dan Aykroyd, Kathleen Freeman, John Candy, Charles Napier
Secondo molti fan, una delle vette della cultura del novecento: i fratelli Blues, nati per il Saturday Night Live Show, approdano al cinema dentro un’epica e gioiosa macchina di nonsense e distruzione, incapace di scalfire il loro aplomb mentre si consuma una trascinante glorificazione della musica nera. Probabilmente, il film a più alta densità di momenti di culto mai girato.


“The Lonely Guy” Larry Hubbard

Anime Gemelle
(The Lonely Guy, Usa 1984) di Arthur Hiller
con Steve Martin, Charles Grodin, Judith Ivey, Robin Douglas
Misconosciuto in Italia, eppure una delle più folgoranti invenzioni di Steve Martin: Larry l’uomo solo, con le sue piante di felci con cui parlare, le feste deserte con le sagome cartonate delle star, il numero di telefono dell’anima gemella perso ogni volta rocambolescamente. Grandissimo Charles Grodin come amico solo e ancora più sfigato. Quasi commovente.


Irwin Fletcher

Fletch – Un colpo da prima pagina
(Fletch, Usa 1985) di Michael Ritchie
con Chevy Chase, Joe Don Baker, Dana Wheeler-Nicholson, Tim Matheson, Geena Davis
Meet the only guy who changes his identity more often than his underwear”: questa la tagline per introdurre il più celebre personaggio di Chase, giornalista cialtrone ma con il fiuto da detective. Tra i nomi inventati sul momento dal Nostro, basti Mr Cazzinculos, spacciato come di origine scozzese-rumena. Il film ha un seguito, Fletch – Cronista d’assalto e sembra che Kevin Smith voglia addirittura girare un terzo episodio.


Ten. Frank Drebin
Una pallottola spuntata
(The Naked Gun, Usa 1988) di David Zucker
con Leslie Nielsen, Priscilla Presley, George Kennedy, O.J. Simpson
Preso in prestito dalla serie televisiva “Police Squad” e portato a vertici sublimi dal trio Zucker-Abrahams-Zucker, il personaggio del tenente Frank Drebin ha trasformato Lesile Nielsen in una delle icone del demenziale degli anni novanta. Gag a raffica su tutti i luoghi comuni del poliziesco e ben due seguiti. Indimenticabile la faccia di Nielsen montata sul corpo di Demi Moore nuda e incinta, per il lancio del terzo episodio.


Ace Ventura

Ace Ventura: l’acchiappanimali
(Ace Ventura, Pet Detective, Usa 1994) di Tom Shadyac
con Jim Carrey, Sean Young, Courtney Cox, Udo Kier
Sconnesso, sopra le righe, demenziale nel senso più pieno del termine, ossia quasi imbarazzante nella sua stupidità: Jim Carrey, ancora incontaminato dal cinema “serio”, presta a Ace Ventura tutta la sua devastante mimica facciale e si conquista un trampolino planetario. Un seguito, ancora più folle del primo Ace Ventura – Missione in Africa.


Harry e Lloyd

Scemo e più scemo
(Dumb and Dumber, Usa 1994) di Peter e Bobby Farrelly
con Jim Carrey, Jeff Daniels, Lauren Holly, Mike Starr
Il demenziale dei Farrelly, al loro esordio, ha una vena perfida e corrosiva che è un sasso nello stagno del politicamente corretto degli anni novanta, mentre Jim Carrey, ormai lanciatissimo, e un riconvertito Jeff Daniels, danno il meglio di sé in una serie di trovate di inquietante imbecillità. Una scena per tutte: la sfida kung fu immaginaria tra il cuoco del ristorante e Carrey, che gli strappa il cuore pulsante e lo mette in un cestino take-away.


Austin Powers
Austin Powers: Il controspione
(Austin Powers: International Man of Mistery, Usa 1997) di Jay Roach
con Mike Myers, Elizabeth Hurley, Michael York, Mimi Rogers
If he were any cooler, he'd still be frozen, baby!”: congelato trent’anni prima, l’agente segreto ipercool Austin Powers torna negli anni novanta per combattere il Dr Male, ma non si accorge di non essere più nella swinging London di un tempo. Parata di tutto il kitsch pensabile di Carnaby Street, parodia di Bond inclusa: Myers interpreta anche il Dr Male e nel secondo episodio dà il massimo di sé come Ciccio Bastardo (Fat Bastard), grassone scozzese ributtante che nel momento forse più epico della saga si scopa la povera Heather Graham.


Bobby Bowfinger
Bowfinger
(id, Usa 1999) di Frank Oz
con Steve Martin, Eddie Murphy, Heather Graham, Terence Stamp
Regista sfortunato ma intraprendente, Bowfinger è l’unico che può girare un film con un divo planetario senza farglielo sapere e senza spendere un centesimo, soprattutto se il film si intitola “Pioggia Cicciosa”…: memorabile dichiarazione d’amore al cinema, celebrazione del sogno hollywoodiano di intensità quasi toccante. Il finale, con Steve Martin e Eddie Murphy sul set taiwanese dell’improbabile Fake Pursuit Ninjas, è una delle cose più belle del cinema americano degli anni novanta.


Derek Zoolander
Zoolander
(id, Usa 2001) di Ben Stiller
con Ben Stiller, Owen Wilson, Christine Taylor, Will Ferrell
3% Body Fat. 1% Brain Activity”: coinvolto suo malgrado in un intrigo fantapolitico, il top model inventato da Ben Stiller passa il tempo a perfezionare quella che dovrà essere l’espressione facciale più suadente del mondo della moda. Un tripudio di invenzioni esilaranti, imperdibile solo per la sfida a due in cui Owen Wilson, modello rivale, si toglie le mutande senza levarsi i pantaloni, o per lo stilista folle Mugatu, che negli anni ottanta ha inventato la cravatta a tastiera.