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Rapina a mano armata
id., Usa, 1956
di Stanley Kubrick, con Sterling Hayden, Elisha Cook Jr., Marie Windsor, Vince Edwards

La rifondazione del Noir
di Adriano Ercolani



Decenni prima di Tarantino, qualche anno prima di Resnais - ma, c’è da dirlo, dopo Rashomon di Kurosawa, regista che Kubrick ammirava molto - The Killing ha scomposto la temporalità filmica per costruire un nuovo senso interno all’opera stessa, che costringe lo spettatore ad accettarne le regole; l’operazione è inaudita nel coraggio e di stordente efficacia nella realizzazione. Il noir classico viene rielaborato in maniera addirittura sfrontata: l’assunto di base è più semplice rispetto alle regole del genere, ma è proprio la forma/cinema che ne ridefinisce l’importanza narrativa: è il Kubrick/autore che manipola il contenuto attraverso la forma. Un passo in avanti fondamentale nella storia del cinema americano, inteso come esperimento (riuscito) sulla sua grammatica.