Bandits

Gangster Story
di Adriano Ercolani

 
  id., Usa
di Barry Levinson, con Bruce Willis, Billy Bob Thornton, Cate Blanchette


Il cinema di questo appena nato terzo millennio è davvero un pozzo di sorprese e novità, e questo delizioso ed inatteso Bandits dell’estroverso Barry Levinson, nel suo piccolo, è una di esse. La pellicola si presenta infatti come una sorta di "monstrum" costruito assemblando i pezzi più disparati, e soprattutto una quantità pressoché sterminata di storia del cinema. Proviamo ad esplicitarne alcuni: innanzitutto la costruzione della trama, lo sviluppo narrativo ed il tono dei personaggi, tutti un po’ strampalati e sopra le righe, rimanda direttamente allo stile delle commedie classiche anni ’30 e ’40, come ad esempio quelle di Preston Sturges, tanto per fare un nome. In questo senso, all'interno del film viene addirittura reso affettuoso omaggio ala famosa scena del lenzuolo che divide il letto in cui dormono Clark Gable e Claudette Colbert in Accadde Una Notte (It Happened One Night, 1934) di Frank Capra. Ma come se tutto questo rifarsi al cinema leggero del periodo d’oro di Hollywood non bastasse, allora l’opera di Levinson cerca spunto in altre pellicole ormai leggendarie: la storia d’amore a tre che pian piano si dipana tra i protagonisti non può infatti non farci venire in mente Jules e Jim (id.,1961), il capolavoro di Truffaut. La gioiosa e spensierata amoralità con cui poi il gruppo di allegri malviventi sceglie di vivere rapinando banche è una figura che ha attraversato tutto il cinema americano dalla fine degli anni ’60 fino ai nostri giorni, a partire dall’epocale Gangster Story (Bonnie & Clyde, 1967) di Arthur Penn. Tecnicamente poi il film è sicuramente di una qualità superiore allamedia delle produzioni hollywoodiane di questo genere, e ciò è dovuto soprattutto alla bella fotografia del grande Dante Spinotti, che in questa pellicola riesce, in alcune scene, a saturare i colori fino a renderli artificiosamente splendenti, giusto per sottolineare il carattere strambo e vagamente surreale dell'intera operazione. A rendere ancor più godibile questo Bandits, oltre alla sceneggiatura spigliata e divertente ed alla regia sciolta dell’autore, sono poi, anzi soprattutto, i tre protagonisti: Bruce Willis presta il suo fisico virile,la sua faccia di bronzo e soprattutto la sua capacità di ironia al servizio del personaggio più monocorde dei tre; la Blanchette conferma la sua bravura, ed in più è bellissima; il vero mattatore è comunque Billy Bob Thornton, attore di grande finezza, qui letteralmente scatenato in una performance comica di assoluta efficacia.