Cinema, film, recensioni, critica. Offscreen.it


Cartoons On The Bay 12 - 2008

Animazione tra passato e presente
Primo Piano di Fiorella Pierini



^ Rick & Steve the happiest gay couple in all the world

Cartoons On The Bay è da dodici anni il festival dove si confronta la migliore animazione televisiva internazionale. Nato con il patrocinio dei membri fondatori dell'ASIFA Italia, questo piccolo grande festival è un luogo di scambio ed incontro, una vetrina che (di)mostra chiaramente quanto la vocazione commerciale di un certo tipo di animazione non debba necessariamente soffocarne quella artistica.
La struttura stessa della manifestazione suggerisce, infatti, la convergenza di finalità ed obiettivi diversi: un aspetto più propriamente promozionale; uno produttivo e sperimentale; ed infine un aspetto specificamente divulgativo che si compone di retrospettive, interventi di ospiti e anteprime. Esiste una tipologia di incontri incentrati sulle nuove proposte di grandi brand televisivi pubblici e privati, nazionali e internazionali (Rai Fiction, Cartoon Network, Disney Channel), incontri che in più offrono una possibilità di contatto e collaborazione tra queste macrostrutture e società e studi più piccoli, o addirittura singoli professionisti e autori.
Specularmente, esiste un concorso interno, il "Pitch-me!", in cui vengono presentati progetti ancora in fase di pre-produzione che sono in cerca di finanziamenti e di visibilità. Quest'anno l'idea vincitrice in questa sezione è quella del Mbanga Studio di Roma, creato da due ex-allievi della Scuola Nazionale di Cinematografia. La proposta è quella di una serie ecologista che ha per protagonisti un albero rastafarian, insofferente agli abusi dell'uomo, e una serie di omini testardamente irrispettosi; semplice, ma non banale il character design, scelte stilistiche non scontate che rendono accattivante il tema del rispetto dell'ambiente anche per il pubblico più refrattario.
Inoltre il festival dà spazio ad una competizione vera propria tra progetti di serie televisive già acquistate da emittenti internazionali ed in fase di sviluppo, progetti dei quali vengono tracciate delle vere e proprie case histories. Questa sezione del festival è quella che ha maggiormente catturato l'attenzione mia e generalmente del pubblico di “addetti ai lavori”, poiché è in questo contesto che si sono viste le maggiori novità e le proposte più interessanti e coraggiose.

Prima fra tutte l'inattesa e discussa vincitrice nella categoria delle serie tv per tutte le età, Rick & Steve the happiest gay couple in all the world; l'audace idea di uno studio canadese di realizzare una serie incentrata appunto sulla vita di un gruppo di amici omosessuali, in un mondo generato in 3D che ha le caratteristiche estetiche di quello dei giocattoli Lego e Playmobil.
Una menzione per il coraggio e originalità all'irriverente Friends & Chips di un animatore ed un produttore provenienti dai Paesi Baschi, progetto tutto incentrato su una forte caratterizzazione surreale di personaggi e ambienti e su un'immagine rough che mescola tecniche di collage fotografico ed animazione in flash.
Interessanti, tra i progetti di serie educative e sociali, Land of Zi e BBC Chunnilal; il primo progetto, proposto da un gruppo di animatori coreani e statunitensi, recupera il fascino dell'animazione tradizionale ed il lirismo di una certa estetica orientale per spiegare le figure del mondo ai più piccoli, il secondo, vincitore in questa categoria e realizzato in stop motion da uno studio indiano, mette in guardia contro i rischi dell'HIV, con incisività e senza patetismo.
Dinamica e divertente Skung-Fu, una serie tv alla sua seconda stagione, destinata ad un target trasversale con focus su azione e avventura; per questo progetto lo studio irlandese Cartoon Saloon si è avvalso della collaborazione di animatori provenienti dalla già citata SNC di Torino in veste di storyboard artist.
Vincitori nelle categorie di serie tv per bambini, serie tv per ragazzi e miglior episodio pilota sono stati rispettivamente: il progetto firmato Enarmonia e Rai Fiction Uffa che Pazienza!, (lontanamente ispirato ad una delle due favole del geniale fumettista Andrea Pazienza); la co-produzione Gran Bretagna-Francia, Frankenstein's cat; il progetto tedesco The Bunjies, una band di conigli in salsa Beatles...
Tra tanti altri progetti meritevoli che non ho qui modo di analizzare caso per caso, cito una delle più recenti proposte e co-produzioni Rai Fiction, Il piccolo Sansereno: una favola educativa ambientata nella Napoli del 1700, nata da un'idea dello studio multimediale Tilapia, accattivante per originalità tematica e perizia nella realizzazione.

Il festival di Cartoons on the Bay è stato poi l'occasione di scoprire o ritrovare alcuni tesori dell'animazione sperimentale del passato. Durante proiezioni pomeridiane aperte a tutto il pubblico è stato possibile rivedere capolavori come Il flauto magico di Lele Luzzati (uno dei padri dell'animazione d'autore italiana), oppure Yellow Submarine (prodotto da Gerald Potterton, presente al festival come premio alla carriera in questa edizione), o ancora scoprirne di nuovi come la trasposizione televisiva della durata di 30 minuti dell'opera Il Rigoletto (in cui Barry Purvs, geniale maestro della stop motion, fa cantare, respirare e piangere i suoi pupazzi con un realismo ed una passionalità incredibilmente toccanti).

In ultimo, nella sezione più specificamente mondana della manifestazione sono state ospitate alcune anteprime tra cui Ortone nel mondo dei chi ultima produzione della Blu Sky, e Tutti verso il West: un’avventura di Lucky Luke, un lungometraggio francese che è l'ipercinetica e roboante versione contemporanea delle classiche avventure di uno scanzonato eroe del passato.
Proprio in questa sistematica tensione dinamica tra passato e presente dell'animazione cerca di muoversi questa manifestazione, cercando contemporaneamente di portare alla luce le nuove tendenze e richieste del mercato del cartoon, senza seppellire d'ignoranza le origini autorali e artigianali di quest'arte.